E’ ben noto che l’uomo non e’ fatto per volare e probabilmente l’Alitalia, sigh, nemmeno! Da Icaro in poi l’ebbrezza del volo o altre cause ben assortite hanno causato cadute catastrofiche. Volare, librarsi nell’aria, e’ una passione che ci si porta dentro e difficilmente ci si puo’ togliere pur non essendo Jim Lovell (ndr. unico uomo ad aver volato per ben due volte attorno alla Luna senza poter atterarci, Apollo 8 e 13). Se sei coi piedi per terra un aereo che passa esercita una forza che fa volgere il capo al cielo, se sei lassu’ o piu’ in alto ancora non riesci a staccare gli occhi da una delle piu’ bellezze grandi, la Terra. Volare ha il suo fascino irresistibile non solo per chi nasce nello stesso giorno dello stesso anno in cui il Boeing 747 compie il primo volo, nello stesso anno in cui il Concorde fa il primo volo e il primo uomo sbarca sulla Luna e….stesso anno in cui viene e disegnato ed adottato il logo dell’Alitalia che vedete. Sono solo coincidenze prive di significato e con una probabilita’ piu’ alta di quanto si pensi (ma questo ve lo spiego scientificamente un’altra volta), ma piace sapere che veniamo fuori esattamente dallo stesso periodo degli anni sessanta. Alitalia e’ ormai almeno dieci anni che non vola piu’ visti i suoi bilanci sempre in perdita: nonostante i privilegi, gli sprechi per cause note e lo stato (noi) a ripianare i debiti, qualche scortesia e sciopero selvaggio, aver visto il servizio peggiorare negli anni ho sempre provato simpatia per Alitalia e l’ho sentita compagnia di bandiera (anche se ormai anche nel calcio le bandiere non esistono piu’). I ricordi evocano anche una notte passata con assistenti di volo sul Los Angeles-Milano perche’ tanto dormire non si riusciva (causa vicino di posto e del fatto che tanto quando in volo non dormo)….E’ stato raggiunto l’accordo grazie all’intervento del governo, il dream team italiano, 16 temerari impreditori nostrani con 1 miliarduccio di euro o giu’ di li si appropriano delle attivita’ e asset, mentre i debiti vengono scaricati sul contribuente, 2 miliardi . Prendiamo due compagnie (l’altra e’ AirOne) con debiti fondiamole, raddoppiamo la tassa d’imbarco, creiamo un monopolio e sospendiamo la concorrenza in faccia al libero mercato, al consumatore ed in nome della difesa dell’italianita’ . Tanto fra qualche anno se la rivenderanno con buoni profitti a lufthansa, airfrance or whatever insomma a chi di lavoro fa volare gli aerei (core competence) e non altre cose varie ed eventuali. Ma Alitalia non la sento piu’ compagnia di bandiera e pagando le tasse qui credevo per una volta di non dover contribuire all’ennesimo scempio italiano da 2miliardi di euro…ma l’illusione e’ durata poco….visto che dopo quello che e’ successo non si puo’ fare a meno delle banche il governo qui fara’ tirar fuori al contribuente 50miliardi di sterline per entrare nel capitale di 8 banche….paese che vai aiuto che trovi e come diceva Toto’ “ed io pago” , esiste ancora un qualche paese dove si puo’ andare senza dover pagare gli errori di governi, temerari capitani d’industria e avventurieri della finanza?
Speriamo che torni un altro ’29!
Ops che “NON”